segunda-feira, 15 de abril de 2013

Di Omelie di San Giovanni Crisostomo, vescovo

Gli ebrei mangiavano la Pasqua in piedi, i sandali ai piedi, il bastone in mano, in fretta (Es 12,11). Ben più a ragione devi star sveglio tu! Quelli si preparavano a partire per la Terra Promessa e si comportavano perciò come viaggiatori; tu sei in marcia verso il cielo. Ecco perché bisogna che restiamo sempre in guardia... I nemici di Cristo hanno colpito il suo santissimo corpo senza sapere ciò che facevano (Lc 23,24); e tu saresti capace di accoglierlo con anima impura dopo tanti benefici! Poiché non gli è bastato farsi uomo, essere flagellato e messo a morte: nel suo amore ha voluto anche unirsi a noi, identificarsi con noi, non con la fede soltanto, ma realmente con la partecipazione al suo proprio corpo...

    Considera quale grande onore ricevi e a quale tavola sei l'invitato. Colui che gli angeli vedono solo con tremore, colui che non osano guardare senza timore a causa dello splendore della gloria che rifulge dal suo volto, noi ne facciamo il nostro cibo e diventiamo con lui un solo corpo e una sola carne. “ Chi può narrare i prodigi del Signore, far risuonare tutta la sua lode?” (Sal 106,2). Quale pastore ha mai nutrito le sue pecore con la sua propria carne ?... Succede spesso che delle madri affidino i propri figli a delle nutrici. Cristo non agisce così: ci nutre col suo sangue, ci fa diventare un solo corpo con lui.
in evangelhoquotidiano.org