“Spogliatolo, gli misero
addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela
posero sul capo” (Mt 27,28-29). E' come re che Cristo è rivestito di una
tunica rossa e in quanto principe dei martiri..., perché risplende del
suo sangue sacro come di una stoffa preziosa. In quanto vincitore riceve
la corona, poiché è a chi vince che normalmente si attribuisce una
corona... Ma si può notare che la tunica rossa è anche simbolo della
Chiesa che, stando nel Cristo re, brilla di gloria regale. Di qui il
titolo di “stirpe regale” che gli dà Giovanni nell'Apocalisse (1,6)...
In effetti, la stoffa scarlatta è una cosa preziosa e regale. Benché sia
un prodotto naturale, cambia di qualità quando la si immerge nella
tintura e cambia d'aspetto... Senza valore in se stessa, una volta
trasformata diventa un prodotto prezioso. E' così anche di noi: senza
valore per noi stessi, la grazia ci trasforma e ci dà valore, quando
[nel nostro battesimo] siamo stati immersi per tre volte, come la stoffa
di porpora, nella 'tinta scarlatta' spirituale, il mistero della
Trinità...
Possiamo ancora notare che il manto rosso è anche
il simbolo della gloria dei martiri, poiché, preso il colore del
proprio sangue sparso, ornati del sangue del martirio, essi brillano in
Cristo come una preziosa tunica scarlatta. Una volta la Legge
prescriveva di offrire stoffe scarlatte per ornare il tabernacolo di Dio
(Es 25,4); i martiri, di fatto, sono l'ornamento della Chiesa di
Cristo...
La corona di spine posta sulla testa del Signore è
il simbolo del nostro radunarci, di noi venuti alla fede da tutte le
nazioni. Non eravamo che spine, cioè peccatori; ma, una volta giunti a
credere in Cristo, siamo diventati una corona di giustizia, perché
abbiamo cessato di pungere o ferire il Salvatore e coroniamo la sua
testa con la professione della nostra fede... Sì, una volta eravamo
spine, ma ... siamo diventati pietre preziose.
in evangelhoquotidiano.org